Il numero delle persone “alimentarmente povere” è cresciuto drasticamente; mutamenti sociali, familiari e del mercato del lavoro stanno incidendo profondamente sulla qualità della vita andando a colpire particolarmente una fetta di popolazione costituita da “vulnerabili” e “nuovi poveri”. I provvedimenti di contrasto alla povertà sono divenuti insufficienti e c’è la necessità di integrare con nuovi strumenti quelli preesistenti. Il periodo recente ha sostanzialmente incrementato la richiesta d’aiuto anche nella nostra città. La pandemia, causata dal diffondersi del virus Covid 19, ha di fatto peggiorato la situazione dei tanti che già si trovavano in stato d’indigenza, ampliando così la platea della delle famiglie in difficoltà economica al punto da non garantire i pasti giornalieri.

Nel periodo maggio-settembre 2020, rispetto agli stessi mesi del 2019, per effetto dell’emergenza Covid, l’incidenza dei “nuovi poveri” passa dal 31% al 45%. Il Covid, inoltre, ha acutizzato le criticità dei servizi sanitari e socio-assistenziali, in particolare nelle aree interne del Paese che rappresentano oltre il 50% della superficie nazionale.
L’emporio solidale vuole essere un sostegno per le famiglie che si trovano in difficolta in questa fase di emergenza ma anche successivamente per il superamento della stessa. L’emporio solidale sarà un supporto per le tante famiglie che, a fatica, cercheranno di tornare alla “normalità”, un aiuto concreto mirato a soddisfare i bisogni primari.

Come già detto, un anno di pandemia ha prodotto numerose disuguaglianze in Italia, con 2 milioni di famiglie in più a rischio indigenza e una crescita superiore al 100% del numero di persone che si sono rivolte, per la prima volta, a enti caritatevoli e associazioni di volontariato. La spesa media familiare è crollata del 9% nel 2020, tornando indietro ai livelli di 21 anni fa. Questi dati rispecchiano anche la situazione nel nostro ambito territoriale. Le richieste di aiuto, pervenute presso la Croce Rossa Italiana Comitato di Giulianova, sono aumentate di oltre il 30%. Siamo passati da 205 assistiti fissi a 265 (di cui circa 66 minori) ed in più abbiamo ricevuto continue richieste di aiuto “extra” provenienti da persone che non usufruiscono di servizi assistenziali e che si trovano per la prima volta in difficoltà economiche. Queste richieste vengono soddisfatte per tamponare le situazioni di ristrettezza economiche comprovate. Il numero di richieste di assistenza è in continuo aumento e, per poter rispondere a tutte le esigenze, l’emporio solidale diventa uno strumento indispensabile.